Vantaggi della Conciliazione
La Conciliazione diviene strumento idoneo a produrre vantaggi concreti, purchè i litiganti, agendo in buona fede a tutela dei propri interessi perseguano almeno uno dei seguenti obbiettivi:
– risolvere la vertenza negozialmente;
– regolarne i contenuti autonomamente;
– tenere riservata la procedura e/o l’esito di questa;
– limitare il tempo e i costi del processo (ordinario o arbitrale);
– evitare l’incertezza del giudizio;
– mantenere rapporti in futuro con la controparte.
Pertanto con tali presupposti e se gestita da conciliatori professionisti può offrire i seguenti vantaggi:
– Tempi rapidi
Uno dei principali benefici offerti dalla conciliazione, è la possibilità di gestire autonomamente il processo di risoluzione della controversia,consentendo di manteneregrande controllo sul suo svolgimento. Il procedimento risolutivo ha inizio nei tempi voluti dalle parti e dura quanto essi stabiliscono. Nella prassi, le sessioni di conciliazione che durano più di due giorni consecutivi sono in effetti assai rare.
– Costi contenuti e prevedibili
Di pari passo con il contenimento dei tempi va anche quello dei costi. Poichè le sessioni di conciliazione vengono prenotate a blocchi di tempo (di norma, mai meno di mezza giornata), ed il costo del conciliatore è ancorato d una tariffa oraria, i costi di una conciliazione saranno sempre anche prevedibili.
– Controllo sul risultato della procedura
Il controllo sui risultati esercitato delle parti si sostanzia nella possibilità di raggiungere soluzioni adatte alle esigenze di tuttele parti coinvolte nella vertenza, improntate al soddisfacimento degli effettivi ineressi economici e non vincolate al principio della domanda.
– Attenzione agli interessi profondi
Ancora, il terzo neutrale può concentrarsi su elementi come le emozioni, le paure e le aspettative future dei litiganti che nel giudizio ordinario o nell’arbitrato non troverebbero mai – nè debbono trovare – uno spazio adeguato.
– Riservatezza
Altro vantaggio principale della procedura conciliativa è senz’altro il carattere riservato e confidenziale, in base al quale l’esito della procedura e, se del caso, persino l’avvenuto svolgimento di questa restano segreti. In altri termini tutte le parti coinvolte nella vertenza, compreso il terzo neutrale sono tenute a non rivelare alcuna informazione ottenuta nel corso della procedura. Allo stesso modo il conciliatore non potrà svelare ad alcuna parte le informazioni ottenute confidenzialmente dall’altra, almeno che non sia stato altrimenti pattuito. Questa caratteristica, notoriamente è del tutto assente nell’ambito del processo civile, che è pubblico, ed in larga misura anche nell’arbitrato.
– Assenza di rischio
Infine, in caso di disaccordo, le parti mantengono il diritto di ricorrere in qualsiasi momento alle forme tradizionali di risoluzione delle controversie.